Innanzitutto le uova si identificano per categoria di freschezza: 'extra', 'A' o 'B' 'B' indica che non sono fresche e potrebbero aver ricevuto un trattamento
(con varie sostanze chimiche) sul guscio per conservarle meglio. Possono
essere vendute solo all'industria, non al pubblico. 'A' indica che sono fresche (deposte da non oltre 21 giorni),
la legge non consente neppure di lavarle ed è
obbligatorio stamparci sopra l'etichettatura e il codice alfanumerico (vedi sotto).
Va riportata la classificazione per dimensione:
XL (non meno di 73 gr.),
M (72 ... 63 gr.),
L (62 ... 53 gr.),
S (meno di 53 gr.). 'extra' sono uova di categoria 'A' deposte da non oltre 9 giorni.
Codice alfanumerico sul guscio:
esempio: 0IT001PU999
Il primo numero indica il tipo di allevamento: 0: All'aperto con sistema estensivo: allevamento bio, 1 gallina per 10 metri
quadrati di terreno all'aperto con vegetazione 1: All’aperto: 1 gallina per 2,5 metri quadrati di terreno all'aperto con vegetazione 2: A terra: 7 galline per 1 metro quadrato con terreno coperto di paglia o sabbia o altro materiale simile 3: In voliera: 25 galline per 1 metro quadrato con posatoi che offrono almeno 15 cm per gallina
Poi la sigla della nazione, poi il codice ISTAT del comune di produzione,
poi la sigla della provincia, infine il codice dell'allevamento di produzione.
Molti allevamenti intensivi (in Italia oltre il 96% delle uova proviene da allevamento in batteria)
devono implementare dei sistemi di ventilazione forzata a causa
dell'elevata densità di galline. Inoltre per stimolare la produzione
il ritmo giorno notte è accellerato: questi animali non vedono mai la luce del giorno.
Fonte: carabinieri.it
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