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Bici Elettrica a pedalata assistita

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Bicicletta a energia solare CaricaBatterie solare

Bicicletta elettrica, bici a pedalata assistita, pedelec, PAS (Pedal Assist System), velocipede elettrico indicano tutti una bicicletta assistita da motore elettrico, ma solo i modelli dove il motore si attiva a seguito della pedalata sono considerati velocipedi (per il codice della strada).
In estate con il caldo è piacevole percorrere lunghi tratti senza sudare.
Per andare al lavoro non c'è di meglio.

Esistono molti modelli realizzati con varie tecnologie e di costo diverso.
Le differenze principali sono:
- telaio in ferro o alluminio
- batterie al Pb, NiCd o Litio
- ammortizzate o non ammortizzate
- esistono anche dei kit per trasformare una bici normale in elettrica.
Quasi tutti i modelli hanno un motore con potenza 250W (di più non è consentito per legge), ma esistono alcuni modelli con potenza inferiore (180 W).
Autonomia (molto indicativa) 40 km. Tanto per dare dei numeri, un ciclomotore da 125 cc produce 8-9 KW e fornisce un'autonomia di 200 Km.
Fa anche piccole salite ma la potenza non è paragonabile a quella di un motorino: non riesce a superare pendenze anche piccole (ad esempio lo scivolo di un garage) senza un aiuto consistente sui pedali.
Una bici ben ammortizzata ha meno problemi con fondi stradali sconnessi.
Manutenzione: assistenza o fai-da-te ? A meno di riparare la bici da soli conviene scegliere un venditore che dia fiducia sulle riparazioni. Probabilmente la bici costerà un pò di più.
Se si acquista una bici super-scontata di marca sconosciuta molto probabilmente non si riceverà un'assistenza adeguata e si rischia di acquistare un modello non omologato.
Alcuni Comuni danno incentivi economici anche sostanziosi per l'acquisto.

Che modello scegliere ?

Dipende da molti fattori. Poniti le seguenti domande e... la scelta è quasi fatta.
Pensi di usarla tutti i giorni (anche con pioggia) ? Meglio modelli non in ferro
Devi usarla per lunghi tragitti ? Controlla l'autonomia (di solito intorno a 40 Km)
La usi su fondo stradale sconnesso o ben liscio ? I modelli ammortizzati possono prevenire guasti
Devi fare salite ? Sei pesante ? Scegli modelli leggeri, con potenza 250 W e magari con cambi
L'estetica conta molto ? Vai personalmente a vedere la bici, non ordinarla consultando un catalogo o internet
Per la manutenzione e riparazioni te la cavi con il fai-da-te ? In caso negativo scegli un venditore con esperienza nota: spendi un pò di più ma alla lunga risparmi
Hai già un'idea di quanto spendere ? Si trovano modelli da 300 a 2000 euro.


Velocità

Per legge non può superare 25 Km/h, si tratta, lungo un percorso di qualche chilometro, molto di + della velocità media di una bici: per brevi percorsi (qualche decina di secondi) una bici normale può andare + forte, ma alla lunga ci si stanca e si suda !.
Su Wikipedia c'è una tabella interessante che mostra (indicativamente) la potenza necessaria per mantenere le varie velocità, ad esempio con una bicicletta da corsa, in piano, senza vento:
5 Km/h5 W
10 Km/h15 W
15 Km/h30 W
20 Km/h60 W
25 Km/h100 W
30 Km/h170 W
 

Una bici normale richiede una potenza maggiore,
una bici elettrica ancora di più.

Si continua a pedalare

La bicicletta elettrica si chiama più propriamente 'a pedalata assistita' perché il motore NON si attiva senza pedalare. Ovviamente si pedala senza fare sforzo.
Il movimento della pedalata fa bene alla salute, anche senza faticare.
Ci sono delle proposte di legge per consentire la partenza aiutata dal motore (senza pedalare) fino ad un massimo di 5 Km/h; questo consente di avviare il mezzo ed iniziare a pedalare.
Tutti (o quasi) i modelli sono predisposti per installare il cosiddetto 'acceleratore', senza apportare modifiche: basta montare la "manopola del gas" e collegarla all'apposito connettore. Attenzione però perché la bicicletta si trasforma in un ciclomotore: per circolare necessita di omologazione, immatricolazione (targa), bollo, assicurazione, casco e patentino di guida !.
In caso di incidente con una bici fuori legge l'assicurazione dell'altro mezzo non paga !
Usando l'acceleratore qualcuno riesce a rompere il motore perché parte subito al max del 'gas' (cioè potenza) provocando un grosso stress all'albero motore.
Dal punto di vista della legislazione dispositivi come pulsanti, levette o manopole sono ammessi a patto che non azionino il motore indipendentemente dalla pedalata.
Tanto per essere chiari:
alcune biciclette a pedalata assistita presentano tra le componenti costruttive del veicolo, oltre ad un acceleratore, un dispositivo commutatore che permette di intercambiare la caratteristica della pedalata assistita con la funzionalità tipica del ciclomotore; infatti nonostante il conducente non proceda a pedalare, tramite l'acceleratore si trasmette energia al velocipede che comincia a muoversi regolarmente fino a portarsi ad una velocità approssimativa compresa tra i 20 e 25 km/h. Questa caratteristica è palesemente in violazione al dettato prescrittivo dell'articolo 50 del Codice della Strada (l'erogazione di potenza nominale continua cessa se il ciclista smette di pedalare e non si distribuisce se il ciclista non pedala). Pertanto tali velocipedi "a pedalata assistita" e nello stesso tempo "elettrici con acceleratore", per circolare sono soggetti alla normativa prevista per i ciclomotori. Per maggiori dettagli vedi: asaps.it.

Affidabilità

Alcuni modelli (quasi tutti) hanno grossi problemi con fondi sconnessi (si guastano parti meccaniche o elettroniche), in tal caso meglio rivolgersi su modelli ammortizzati.
Il caricabatterie dà spesso problemi, a volte anche dopo 1 anno: è consigliato non tenerlo dentro la bicicletta perchè le vibrazioni a volte 'rovinano' (staccano) i componenti elettrici ed elettronici.
Se si devono fare percorsi in salita conviene rivolgersi ad un modello leggero.
In caso di batterie scariche o bici guasta, è possibile pedalare facendo muovere la bici con la sola forza delle gambe, ma tenete presente che in questo modo la bici è inusabile: pesa molto di più di una normale bici inoltre i modelli più economici (che non hanno il meccanismo della 'ruota libera') rendono la pedalata impossibile !

La mia esperienza

Ho acquistato nel 2007 un modello super-economico perché non ero sicuro che sarei riuscito ad usarla tutti i giorni.
Il mio modello:
  • ha 3 pacchi batterie al Piombo da 10Ah, lavora a 36 Volt
  • potenza limitata a 180 W (in salita il limite si sente, si ferma con una piccola salitina)
  • viti/bulloni dei pedali si allentano periodicamente perché non hanno usato viti sinistrose e destrose (che si stringono pedalando) come invece avviene in tutte le bici 'normali'.
  • il caricabatterie prima o poi dà problemi (quasi tutti quelli che hanno una qualunque bici elettrica hanno questo problema). Io l'ho smontato e ... vedi sotto.
    Come già suggerito sopra è bene non tenerlo dentro la bici: le vibrazioni non gli fanno bene.
  • La luce (fanale) anteriore si è bruciata dopo essre stata accesa per 10 minuti consecutivi (ne ho approfittato per sostituirla con una serie di LED bianchi).
  • Non ha la luce posteriore (solo un catarifrangente): non a norme per girare di notte. Ho dovuto montare io il fanalino posteriore rosso e cablare il filo per portare l'energia elettrica.
  • se si scarica la batteria è talmente pesante che è troppo faticoso pedalare !.
  • la chiave dopo 6 mesi ha iniziato a dare segni di cedimento: non sempre si accende.
  • il connettore per il caricabatterie è una spina/presa "RCA audio": è purtroppo molto facile provocare corto-circuito.
  • i freni non sono il massimo, non si aprono/chiudono perfettamente (fanno rumore mentre la bici và)
  • in alcuni modelli (non nel mio per fortuna) il regolatore di energia 'fischia': si sente un sibilo acuto

Riparazione caricabatterie

e-bike Charger
Dopo circa un anno di felice uso ha cominciato a fare lo 'stupidino': a volte caricava a volte no !
Avendo delle competenze elettroniche l'ho smontato e riparato: per fortuna era solo una saldatura fredda !.
Come già suggerito sopra è bene non tenerlo dentro la bici: le vibrazioni non gli fanno bene.
Per fortuna si può comprare un caricabatterie di marca diversa purché di pari tensione, anche se a volte serve aggiungere il diodo di protezione sull'uscita onde evitare che in caso di mancanza di tensione di rete, l'energia delle batterie si riversi nel caricabatterie, danneggiandolo.
e-bike Charger Inside

Non sapevo che ...

E' obbligatorio indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti quando si va in bici fuori città, da mezz'ora dopo il tramonto a mezz'ora prima dell'alba. Obbligo anche in galleria.
Ogni bicicletta deve avere il faro anteriore bianco o giallo; il faro e catarifrangente posteriore rosso; i catarifrangenti gialli sui pedali e sulle ruote o sui lati.
A titolo informativo, nella mia città:
  • passare con il rosso 154 € (agosto 2012) [vedi Nota1]
  • parlare al telefonino (senza auricolare) 152 € (agosto 2012) [vedi Nota1]
  • transitare sul marciapiede 23 € (agosto 2012)
  • transitare sulle strisce pedonali 24 € (agosto 2012);
    anche se non si pedala, per evitare l'infrazione bisogna sendere dalal bici !
  • transitare contromano 39 € (agosto 2012)
  • guida in stato di ebrezza (senza superare il limite legale di tolleranza), solo sanzione monetaria
  • guida in stato di ebrezza (superando il limite legale di tolleranza), sanzione, decurtazione punti, sospensione patente, revoca patente, arresto [vedi Nota2]
[Nota1]: Se si commette un'infrazione al codice della strada andando in bici e si è titolari di Patente di Guida, il Codice della Strada NON prevede 'sconti'. Di solito (quindi non sempre) i punti (quando previsto dall'infrazione) NON vengono decurtati dalla patente.
[Nota2]: Per le infrazioni più gravi sta al giudice decidere se applicare il Codice alla lettera oppure considerare come attenuante il fatto che condurre una bicicletta è meno pericoloso che condurre un autoveicolo.
Mi risulta almeno un caso in cui la patente è stata sospesa e altri in cui ciò non è avvenuto.

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